11 giu 2006

Per chi vuole solo guardare le figure...

Il mio intento è sintetizzare in poche righe, la storia contenuta in un libro preso ad esame, in questo caso scritto da Federico Moccia, intitolato: "Tre metri sopra il cielo".
Si narra la storia di due giovani, nonostante il numero della copertina sia il tre, non ci sono triangoli così evidendi all'interno della narrazione, poichè lui; Stefano, è un teppista di strada che, di notte, va in giro a scrivere sui muri:"W la Figa", transita nelle sale giochi per vedere se qualcuno ha battuto il suo record a "Sfintere Fighter 4" e, nel caso, impegnarsi per farne uno nuovo. Lavoro non ce l'ha, ma possiede una famiglia con gravi problemi, poichè il padre maltratat i congiuntivi, la sorella va a letto con ogni umano o bipede che gli capiti di fronte rimanendo regolarmente incinta; difatti ha avuto già due figli, uno è un piccolo esemplare di Predator, l'altro è un gioviale e tenero cucciolo di Alien, nonostante la tenera età, questi sono soliti lottare tra di loro con cattiveria. Questo terribile teppista non possiede una madre, quando era piccolo lo ha lasciato con una scusa banale:"Ste, devo andare a cambiare il fusibile dello Shuttle parcheggiato a Cape Canaveral, è un lavoro che necessita tempo e non so se tornerò per cena" e da allora non si è più vista. Questo ragazzo tormentato, violento e con il dito medio facile, un giorno dei 365 che ci offre l'anno, incontra una bella ragazza a una festa di compleanno, mentre scoppia tuti i palloncini con la sigaretta. Lei, si chiama Babi, appartiene a una famiglia ricca, talmente piena di soldi che il loro maggiordomo possiede un maggiordomo che, a sua volta, possiede un altro maggiordomo che gli finisce tutti i giochi del playstation. Il padre è un famoso imprenditore edile della Lego, la madre è una venditrice online di aria fritta, mentre la sorella è una dodicenne che fa di tutto per sembrare trentette, con quattro matrimoni alle spalle, licenziata da un lavoro di merda e disinibita sessualmente poi, voglio vedere cosa si vuole diventare quando arriva veramente ai 30 anni.
il dialogo tra i due alla festa, è trascritto qui di seguito.
"Cazzo fai?" - dice lei
"Donna, va de là e preparami du birre fresche" - dice lui
"Ma le birre non necessitano di preparazione, sono già pronte dentro il frigo"
"Vabbè, quando ho scoppiato tutti sti cosi colorati, me fai veddè come se apre sto frigo, che c'ho voja de birra"
"Mi stai sul cazzo, ma se continui a parlarmi e trattarmi in questa maniera, potrei amarti veramente"
"Ellora vai in cucina e vedi di amarmi de lì che io c'ho da fare"

Nonostante tutte le leggi fisiche siano a sfavore dei due, questa coppia di ragazzi si innamora e, assieme rubano una BMW al padre di lei per andare in California, ma quando arrivano a Genova per raggiungere il nuovo continente, si accorgono che il salto è troppo lungo da fare con l'auto.
"Namo a prendè più rincorsa" - propone Stefano ingranando la retro.
Cosi fanno una corsa frenetica sino in Spagna, ma in prossimità della costa si fermano, la macchina rimane senza gasolio.
"Ao" - commenta lui accendendosi una sigaretta - "E poi dicono che er diesel consuma de meno".
La loro relazione è combattuta sino dai primi giorni, lei è istruita, bella, con un linguaggio forbito e una passione sfrenata per il telefilm O.C. Lui è tarchiato, con grandi sopraciglia a spazzola, burino sino nell'intimo e un odio sfrenato per il telefilm di O. C.
"Ao raian me sta sur cazzo!" - gli dice lui una sera, l'esatto secondo prima che precede il loro rapporto sessuale.
"Non puoi parlare cosi!, non riesci a comprendere il nuovo pantheon imposto per la mistificazione artistica di un nuovo modello istituzionale, ideologico, per i giovani del terzo millennio!" - gli dice lei con gli occhi luccicanti come quelli di Lady Oscar e grandi, come quelli di Bambi.
"E ma checce faccio? , me sta sul cazzo quando 'o vedo"
"Basta, me ne vado, non posso sopportare una situazione cosi ostile e endemicamente negativa"
La decisione definitiva della su ragazza, lascia Stefano con un vuoto dentro, la tristezza inizia a vagare per il suo animo e la disperazione è la sua unica voce che gli consola l'animo.
"Ma li mortacci!" - esclama, flagellandosi - "Potevo stà zitto, cosi me facevo na trombata!"
E' una storia dolce amara, con risvolti imprevisti, in un scenario familiare nei borghi oscuri e maltrattati di un italia ancorata ancora su antichi valori, non per nulla nei prezzi in euro, viene scritta la relativa valuta in lira, dopo circa 4 anni dall'entrata legale del nuovo conio.
Il libro lo consiglio a tutte le persone che voglio leggere qualcosa di leggero, appassionante e sono stati lasciati dalla donna per un tipo simile allo Stefano descritto nel racconto. Nelle pagine di 3MsiC viene descritto il fascino del teppista che sembra colpire i gusti delle ragazze.
Questo non è un esortazione a diventare un bastardo di strada, ma insegna che andare in giro a scrivere:"W la figa" sui muri, non è cosi inutile.
Update - E' uscito da poco il seguito:"A 4 metri sopra il cielo", quando riuscirò a prenderlo ne farò una recensione.

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